Latticini pastorizzati esenti da influenza aviaria confermati dai test federali
Ulteriori test su latticini provenienti da tutto il paese confermano l’assenza di virus vivi di influenza aviaria, sottolineando l’efficacia della pastorizzazione nel proteggere i consumatori. Funzionari federali della sanità e dell’agricoltura hanno condiviso questi risultati in una conferenza stampa.
Limiti nella sorveglianza dell’influenza aviaria nei bovini
Nonostante le rassicurazioni sull’assenza di infezioni nei latticini pastorizzati, rimangono incertezze sull’epidemia di influenza aviaria nei bovini a causa della mancanza di test regolari negli allevamenti da latte. Un caso umano è stato segnalato in Texas, ma esperti temono sottostime degli effettivi contagi, specialmente tra lavoratori agricoli.
Scarsa sorveglianza tra i lavoratori agricoli
Il dottor Keith Poulsen ha evidenziato la mancanza di test sui dipendenti delle aziende agricole, molti dei quali evitano il contatto con le autorità sanitarie. Questa carenza potrebbe ostacolare la piena comprensione della diffusione dell’influenza aviaria tra gli operatori del settore.
Test confermano l’assenza di virus infettivi nei latticini
Sebbene alcuni campioni di latte mostrassero frammenti genetici del virus, test successivi non hanno rilevato la presenza di virus vivi, tranquillizzando i regolatori federali. Anche ulteriori analisi su altri latticini non hanno evidenziato la presenza di agenti infettivi.
Sicurezza del consumo di latticini
La FDA sconsiglia il consumo di latticini crudi e non pastorizzati per precauzione. Gli scienziati stanno ancora valutando se il virus presente nel latte crudo possa costituire un rischio di contagio. Fino ad ora, non ci sono prove di contagio attraverso i prodotti lattiero-caseari pastorizzati.
Critiche alla gestione dell’epidemia da parte dell’amministrazione
Gli esperti hanno criticato l’amministrazione per la mancanza di test sugli animali per valutare l’entità dell’epidemia. Finora, l’infezione si è diffusa in 36 allevamenti in nove stati, sollevando preoccupazioni sulla sua reale portata.
Difficoltà nel controllo dell’influenza aviaria negli allevamenti
Alcune aziende lattiero-casearie si dimostrano restie ad autorizzare l’accesso ai dipendenti pubblici negli impianti di produzione, generando preoccupazioni tra i funzionari federali.
Il Dipartimento dell’Agricoltura stipula che le mucche in lattazione devono risultare negative all’influenza A prima di attraversare i confini di stato. I proprietari devono fornire dati sui bovini in caso di test positivi per rintracciare la malattia.
Recenti linee guida rivelano che è richiesto il test solo su 30 mucche, consentendo la possibile diffusione non rilevata di mucche infette tra gli stati.
Interventi dell’USDA per garantire sicurezza alimentare
L’USDA sta effettuando test sulla carne e studi scientifici per garantire la sicurezza degli alimenti. Diversi test sono in corso, incluso l’effetto del calore sulla distruzione del virus negli alimenti a base di carne.
Il Dipartimento sta anche valutando modi per incentivare i produttori di latte a adottare pratiche di biosicurezza e cooperare maggiormente.
Monitoraggio dell’epidemia e dei potenziali rischi per gli esseri umani
C’è preoccupazione che il virus possa adattarsi ai mammiferi, ma gli scienziati federali non hanno riscontrato mutazioni che facilitino la trasmissione tra gli esseri umani.
I Centri per il controllo delle malattie monitorano persone con sintomi sospetti, con un numero dinamico di testati e monitorati in base all’evolversi della situazione.