mercoledì 08 Maggio 2024

Funzionari federali non trovano virus vivi dell’influenza aviaria nei primi test sul latte

2 settimane ago

Test negativi confermano sicurezza del latte rispetto all’influenza aviaria

Funzionari federali rassicurano che i test iniziali effettuati sul latte non hanno rilevato presenza di virus vivi dell’influenza aviaria, indicando che il latte rimane sicuro nonostante l’epidemia tra le mucche da latte.

Secondo la Food and Drug Administration, i risultati dei test sottolineano che il processo di pastorizzazione sembra neutralizzare l’agente patogeno, confermando la sicurezza del latte in commercio.

Latte artificiale per bambini non contiene il virus

Inoltre, testando il latte artificiale per neonati che include latticini in polvere, i funzionari non hanno rilevato la presenza del virus, confermando ulteriormente la sicurezza del prodotto per bambini.

Approfondita indagine nazionale sui prodotti lattiero-caseari

Dopo un’epidemia di influenza aviaria tra le mucche da latte, la FDA ha avviato un’indagine su 297 campioni di prodotti lattiero-caseari provenienti da 38 stati, includendo regioni al di fuori dei nove stati originariamente colpiti.

Test iniziali e approfondimento tramite inoculazione delle uova

I primi test, basati sulla PCR, hanno individuato tracce genetiche del virus ma non confermato la presenza del virus vivo.

Successivamente, tramite l’inoculazione delle uova sono state identificate tracce del virus in circa uno su cinque campioni di latte, sottolineando una diffusione più ampia di quanto inizialmente pensato tra le mucche.

Conferma della sicurezza del latte pastorizzato

I risultati negativi dei test hanno indicato che il latte pastorizzato è sicuro, poiché i campioni non contenevano virus infettivi, confermando l’efficacia della pastorizzazione nel neutralizzare il virus.

Il latte crudo e la sicurezza alimentare

Secondo gli esperti, il latte crudo non è sicuro da bere e comporta rischi aggiuntivi durante epidemie come quella di influenza aviaria. La pastorizzazione, che uccide gli agenti patogeni con il calore, è un passaggio fondamentale nel processo di produzione del latte negli Stati Uniti.

Test e critiche

Gli scienziati sottolineano la necessità che il governo effettui più test sui campioni di latte e continui a farlo durante l’epidemia. Alcuni esperti criticano le autorità per non aver agito tempestivamente di fronte alla situazione.

Appelli per ulteriori ricerche

Il dottor Scarpino ha sottolineato l’importanza che la FDA conduca test sui campioni di latte per garantire la sicurezza del consumatore. Propone anche esperimenti di inoculazione di uova per valutare la presenza di materiale genetico virale nel latte.

Conclusioni rassicuranti

Nonostante la necessità di ulteriori studi, i risultati della FDA suggeriscono che è improbabile che il virus influenzale sia presente nei campioni di latte analizzati. Questo porta a una maggiore fiducia nella sicurezza del latte pastorizzato per il consumo umano.

Risultati positivi dai test in corso

Studi condotti da un epidemiologo veterinario dell’Ohio State University hanno confermato i dati della FDA, mostrando che il virus vivo era assente dai campioni di latte analizzati. Questi risultati sono rassicuranti per i consumatori preoccupati.

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