domenica 19 Maggio 2024

I finanziatori statunitensi rafforzeranno la supervisione della controversa ricerca sul “guadagno di funzione”.

2 settimane ago

Una maggiore supervisione per la ricerca biologica controversa

Dopo lunghe deliberazioni, i funzionari statunitensi introducono regole più rigide per la supervisione della ricerca biologica che potrebbe portare a rischi di sicurezza nazionale o a potenziali pandemie.

Chiarezza nelle politiche di supervisione

La nuova politica, in vigore dal maggio 2025, estende la supervisione su esperimenti con agenti patogeni ad alto rischio, fornendo maggiore chiarezza e linee guida migliorate.

Obbligo morale per gli Stati Uniti

Jaime Yassif, del Nuclear Threat Initiative, sottolinea l’importanza di proteggere la popolazione dagli eventuali rischi, considerando che gli Stati Uniti sono tra i principali finanziatori della ricerca in campo biologico.

Bilanciamento necessario

La manipolazione di agenti patogeni all’interno di laboratori chiusi può portare a benefici come lo sviluppo di vaccini, ma crea anche preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla possibilità di un utilizzo improprio di tali agenti.

Evitare paralisi scientifica

Gli sforzi per bilanciare la sicurezza con la necessità di ricerca scientifica fondamentale hanno portato a regole più chiare per valutare i rischi e i benefici derivanti dalla cosiddetta ricerca sul guadagno di funzione.

Moratoria del 2014 superata

Dopo una moratoria del 2014 sulla ricerca che potenzialmente poteva rendere alcuni agenti patogeni più pericolosi, il governo degli Stati Uniti ha implementato una nuova politica nel 2017 per valutare tali esperimenti in modo più mirato.

Una revisione necessaria

La revisione delle politiche di biosicurezza è stata inizialmente posticipata dalla pandemia di COVID-19 al 2022, sollevando dubbi sulla trasparenza e sul controllo del processo di revisione.

Il dibattito sul virus SARS-CoV-2 ha amplificato l’attenzione sulla biosicurezza, portando alla riconsiderazione delle politiche del NIH e alle proposte legislative riguardanti la ricerca sui patogeni.

Una sovvenzione controversa

La nuova politica affronta criticità emerse negli ultimi dieci anni, definendo due categorie di ricerca problematica e imponendo regole più stringenti per la gestione della stessa.

La ricerca è suddivisa in due categorie: la prima riguarda agenti biologici a rischio, la seconda agenti con potenziale pandemico. La trasparenza e la valutazione del rischio sono posti al centro del processo.

Ridisegnare i criteri

Gli scienziati e le istituzioni devono identificare e valutare le ricerche sensibili. Per le proposte più a rischio, sono richieste valutazioni dettagliate del rapporto rischio-beneficio e piani di mitigazione dei rischi.

Le agenzie federali svilupperanno piani per conformarsi alla nuova politica entro il 2025, con l’obiettivo di garantire una trasparenza e una gestione del rischio efficienti.

Standard internazionali in vista

La politica potrebbe influenzare gli approcci a livello globale per la supervisione della ricerca in biologia. Alcuni stati membri dell’OMS discuteranno standard internazionali per la biosicurezza in un prossimo incontro a Ginevra.

Tom Inglesby del Johns Hopkins Center for Health Security sottolinea l’importanza del nuovo standard, mentre Filippa Lentzos del King’s College di Londra vede nell’iniziativa un potenziale per ispirare cambiamenti in ambito internazionale.

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