News NoshI magneti polverosi della Via Lattea
Nel 1962, Dick Tracy affermava che “La nazione che controlla il magnetismo controllerà l’universo”. Ma il magnetismo controlla effettivamente l’universo?
Ogni anno nascono circa sette stelle nella Via Lattea, provenienti dalla polvere e alla polvere prima o poi ritornano. Un’immagine celeste, un turbinio di colori impressionistico al centro della Via Lattea, rivela nuovi dettagli sui campi magnetici e il ciclo di morte e rinascita stellare.
Un’immagine rivoluzionaria
L’immagine è frutto del progetto FIREPLACE, che ha coinvolto David Chuss della Vanderbilt University e un team di astronomi internazionali. Questa mappa rivela dettagli invisibili in un tratto della Via Lattea centrale largo 500 anni luce.
I colori rappresentano le diverse temperature della polvere interstellare, mentre le linee mostrano le direzioni della forza magnetica nelle nuvole. I getti gialli sono gas ionizzati emettenti onde radio, registrati per la prima volta dal radiotelescopio MeerKAT in Sud Africa.
Alla ricerca del significato
Per mappare le linee del campo magnetico della galassia, il dottor Chuss e il suo team hanno utilizzato un sofisticato spettrografo a bordo dell’Osservatorio SOFIA. Questo strumento ha misurato la direzione di polarizzazione della luce infrarossa emanata dalla polvere, rivelando i campi magnetici punto per punto.
Il prossimo passo è capire il significato di queste scoperte. Potrebbero rivelare processi profondi e complessi della natura, come la nascita delle stelle e le fonti di luce e vita nell’universo.
Una nuova frontiera dell’esplorazione astronomica
Secondo il dottor Chuss, questa mappa offrirà la possibilità di testare nuove teorie e orienterà lo sviluppo della prossima generazione di esplorazione astronomica, aprendo nuove prospettive sulla comprensione dell’universo.
Prodotto da Antonio di Luca e Elia Walker. Immagine: Università Villanova/Pare, Karpovich, Chuss (PI).
