Potrebbe essere stata finalmente identificata la molecola responsabile di aver derubato Venere della sua acqua

2 settimane ago

Scoperta la molecola responsabile della perdita d’acqua su Venere

Gli scienziati hanno individuato un meccanismo che spiega la perdita d’acqua su Venere, contribuendo a comprendere come il pianeta si sia prosciugato nonostante fosse ricco di acqua in passato.

Un nuovo processo che accelera la perdita d’acqua

In uno studio recente, è emerso che una molecola trascurata nell’alta atmosfera di Venere ha causato una perdita d’acqua a una velocità doppia rispetto alle stime precedenti. Questo ha portato gli scienziati a ipotizzare che Venere abbia avuto oceani e condizioni abitabili per un periodo più lungo di quanto si pensasse.

Possibili implicazioni sulla vita su Venere

Secondo Eryn Cangi, coautore dello studio, la scoperta potrebbe aver fornito più tempo affinché la vita potenzialmente si sviluppasse su Venere. Tuttavia, è necessaria ulteriore ricerca per confermare la presenza passata di oceani o vita sul pianeta.

Processo di perdita d’acqua su Venere

Stime indicano che Venere e la Terra hanno ricevuto inizialmente quantità simili di acqua, ma la forte esposizione solare su Venere ha provocato la fuga dell’idrogeno, lasciando il pianeta privo dell’acqua necessaria per sostenere la vita.

I dettagli del nuovo studio

I ricercatori ritengono che la maggior parte dell’acqua su Venere si sia persa nell’atmosfera nei primi miliardi di anni della sua storia. Tuttavia, ci sono ancora circa 100 metri d’acqua rimasti dopo che la fuga d’idrogeno si è interrotta.

Un nuovo meccanismo di perdita d’acqua su Venere

In un recente studio, si è scoperto che un meccanismo di perdita d’acqua su Venere supera le stime precedenti. Gli atomi di idrogeno sfuggono nello spazio, lasciando molecole di monossido di carbonio nell’atmosfera superiore del pianeta.

Il processo di ricombinazione dissociativa HCO+

Secondo i ricercatori, l’acqua residua su Venere potrebbe essere rimossa attraverso un meccanismo chiamato ricombinazione dissociativa HCO+. In questo processo, gli atomi di idrogeno, carbonio e ossigeno si combinano per produrre monossido di carbonio e idrogeno che poi sfugge nello spazio.

Impatto sul pianeta Venere

Questo processo, definito come “prosciugamento” del pianeta, contribuisce a spiegare il clima caldo e secco di Venere. Modelli computerizzati mostrano come il processo DR colmi il divario tra la prevista perdita d’acqua e quella osservata, come riportato sulla rivista Natura.

Le sfide delle missioni spaziali future

Purtroppo, le missioni spaziali precedenti e future su Venere non sono progettate per rilevare direttamente la presenza di HCO+. Anche le prossime missioni, come VERITAS della NASA, Envision Europea e DAVINCI, non hanno gli strumenti adatti per studiare questo fenomeno nella sua interezza.

Conclusioni e prospettive future

Per confermare la presenza di HCO+ e approfondire questa fase della storia di Venere, sarà necessario attendere ulteriori ricerche e missioni spaziali appositamente progettate per indagare su questo meccanismo di perdita d’acqua.

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