Esplorando il lato nascosto della Luna
La Cina si prepara per la seconda missione verso il lato nascosto della Luna, con l’obiettivo di raccogliere e riportare indietro le prime rocce dal bacino del Polo Sud-Aitken per approfondirne l’analisi.
Una Missione Complessa
La missione Chang’e-6 impiega quattro veicoli spaziali e rappresenta un impegno senza precedenti in termini di complessità e rischio, ma potrebbe portare a importanti scoperte scientifiche sulla storia della Luna e del Sistema Solare.
Scoperte Scientifiche
Esplorare il lato nascosto della Luna è cruciale per comprendere meglio la sua storia geologica e aiutare a risolvere il mistero della dicotomia lunare, che riguarda le differenze tra i due lati del satellite.
Obiettivi della Missione
La scelta accurata del sito di atterraggio per Chang’e-6 potrebbe fornire dati cruciali sull’età e la composizione della faccia nascosta della Luna, consentendo di analizzare materiali formatisi durante impatti asteroidali ed eruzioni vulcaniche.
Studi Comparativi
L’analisi dei campioni di basalto raccolti potrebbe rivelare informazioni preziose sulla formazione della Luna e sulle attività vulcaniche avvenute nel corso dei miliardi di anni, portando a confronti chiave con il lato visibile del satellite.
Contributi alla Geologia Planetaria
La determinazione dell’età del bacino SPA potrebbe risolvere dibattiti importanti sulla storia di impatti asteroidali e contribuire alla comprensione della formazione del Sistema Solare interno, offrendo nuove prospettive sul passato della Luna.
Esplorazione lunare: Chang’e-6 alla ricerca di nuove scoperte
Chang’e-6 ha l’obiettivo di raccogliere campioni lunar, inclusi frammenti dispersi durante eventi d’urto. Il successo della missione potrebbe portare a importanti scoperte scientifiche.
Sfide ingegneristiche di Chang’e-6
Chang’e-6 è stato inizialmente concepito come riserva per Chang’e-5, con una simile struttura. L’atterraggio richiede siti pianeggianti e sicuri, rendendo la scelta del luogo un processo complesso.
L’atterraggio di Chang’e-6 è più impegnativo rispetto a Chang’e-5 a causa della geografia accidentata del lato opposto della Luna. La missione prevede l’utilizzo di strumentazione per individuare il punto di atterraggio ideale durante la discesa.
Dettagli della missione
Chang’e-6 è composto da orbiter, lander, ascender e modulo di rientro. Dopo l’arrivo sulla Luna, si separerà in due parti: lander e ascender verso la superficie, orbiter e modulo di rientro in orbita.
La navicella deve raccogliere due chilogrammi di campioni lunari entro 48 ore dall’atterraggio. Tutte le operazioni sono essenziali per il successo della missione, con la comunicazione con la Terra gestita tramite il satellite Queqiao-2.
Collaborazioni internazionali e scoperte scientifiche
Chang’e-6 imbarca carichi scientifici da diversi paesi, tra cui Francia, Svezia, Pakistan e Italia. Gli strumenti contribuiranno a studiare fenomeni come il radon lunare e presenza di ioni negativi sulla superficie.
Le informazioni raccolte saranno fondamentali per comprendere meglio il nostro satellite naturale. Inoltre, i campioni lunari restituiti saranno condivisi con la comunità internazionale a fini di ricerca scientifica.