domenica 19 Maggio 2024

Il “silicio più puro al mondo” potrebbe portare alla realizzazione di chip per calcoli quantistici da un milione di qubit

2 settimane ago

“Silicio ultrapuro”: la chiave dei computer quantistici

Recenti progressi scientifici hanno portato alla creazione di una forma di silicio ultrapuro che potrebbe rivoluzionare il mondo dei computer quantistici. Questo silicio potenziato potrebbe essere fondamentale per la realizzazione dei “qubit con spin di silicio”, un passo avanti verso la creazione di computer quantistici potenti.

Qubit e computer quantistici

I qubit, a differenza dei tradizionali bit dei computer, possono essere in uno stato di sovrapposizione di 1 e 0 contemporaneamente. Questo stato quantistico, chiamato “coerenza”, permette ai qubit di eseguire calcoli in modo più efficiente e complesso rispetto ai computer classici.

Sfide nell’informatica quantistica

Un ostacolo significativo nell’implementazione pratica dei computer quantistici è rappresentato dalla loro sensibilità alle interferenze esterne, come i cambiamenti di temperatura. Questo rende necessario raffreddare i qubit vicino allo zero assoluto per evitare la perdita di informazioni durante i calcoli.

Utilizzare il silicio per il calcolo quantistico

Sebbene i qubit siano comunemente realizzati con metalli superconduttori come il tantalio e il niobio, un nuovo studio propone l’utilizzo di una forma pura di silicio come alternativa più scalabile e efficiente. In questo modo, si potrebbero superare le limitazioni attuali legate all’instabilità dei qubit.

Le potenzialità del silicio ultrapuro

Il silicio ultrapuro potrebbe aprire la strada a computer quantistici più potenti, capaci di gestire milioni di qubit. Questo rappresenterebbe un enorme passo avanti rispetto ai supercomputer attuali, aprendo nuove prospettive nel campo dell’informatica quantistica.

Un nuovo approccio per la costruzione di qubit basati su silicio

La creazione di qubit da materiali semiconduttori come silicio-28 potrebbe rappresentare una svolta nell’informatica quantistica. Questi qubit offrono vantaggi significativi rispetto a quelli metallici superconduttori.

Il silicio-28, descritto come il silicio più puro al mondo, eliminerebbe le impurità che causano decoerenza nei calcoli, rendendo i qubit più affidabili. Questa innovazione potrebbe consentire la produzione di qubit estremamente piccoli.

Un’informatica quantistica più economica e scalabile

Secondo gli scienziati, l’uso del silicio-28 per la creazione di computer quantistici potrebbe renderli più accessibili e scalabili rispetto ad altre tecnologie. La possibilità di sfruttare i metodi tradizionali di produzione dei chip elettronici potrebbe consentire di raggiungere un milione di qubit in modo più rapido.

Il fine ultimo è quello di dimostrare la coerenza quantistica per molti qubit contemporaneamente, aprendo la strada a computer quantistici con prestazioni sorprendenti. I ricercatori ritengono che un sistema con soli 30 qubit potrebbe superare la potenza dei supercomputer attuali in determinate applicazioni.

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