domenica 19 Maggio 2024

Le età in cui ti senti più solo e come riconnetterti

2 settimane ago

La solitudine: un problema che affligge tutte le età

Quando il chirurgo generale Vivek Murthy ha osservato un aumento dei livelli di solitudine in giovani e anziani durante un tour universitario nazionale, si è reso conto dell’importanza di ricostruire connessioni umane interpersonali.

Le sfide della connettività nell’era digitale

Nell’era digitale, la diminuzione delle partecipazioni a organizzazioni comunitarie e gruppi religiosi ha portato ad un aumento dei livelli di solitudine, che una volta erano tipicamente associati agli anziani. I giovani di oggi segnalano livelli di solitudine simili a quelli di persone anziane.

La solitudine in tutte le fasi della vita

Studi recenti hanno rivelato che la solitudine segue una curva a forma di U: diminuisce nella giovane età adulta, raggiunge il minimo nella mezza età e aumenta nuovamente dopo i 60 anni. Anche gli adulti di mezza età possono provare sentimenti di solitudine, nonostante le relazioni sociali stabili.

Il declino delle relazioni sociali con l’invecchiare

Con l’avanzare dell’età, le opportunità di interazione sociale possono diminuire, portando ad una maggiore percezione di solitudine. Studi a lungo termine hanno evidenziato come le persone anziane siano più propense a lamentare la mancanza di relazioni significative e profonde.

Combattere la solitudine: la potenza delle relazioni sociali

Il dottor Murthy mette in guardia sul rischio di non utilizzare i “muscoli sociali”, che si indeboliscono quando non vengono esercitati. La solitudine non controllata può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale, legate a malattie cardiache, demenza e ideazione suicidaria.

La necessità di costruire e mantenere relazioni significative

Ricostruire e mantenere relazioni umane significative è fondamentale per combattere la solitudine e promuovere il benessere emotivo e psicologico. Investire nelle relazioni sociali può essere la chiave per sentirsi connessi e appagati lungo tutto l’arco della vita.

Gestire le relazioni in modo consapevole

Secondo la ricercatrice Louise Hawkley, è importante non procrastinare la creazione di una rete sociale di qualità, poiché diventa sempre più difficile formare nuove connessioni man mano che si invecchia.

La qualità conta più della quantità

Studi condotti da Julianne Holt-Lunstad suggeriscono che avere almeno quattro o sei relazioni strette è vantaggioso, ma è importante anche la varietà e la qualità delle relazioni. Diverse relazioni possono soddisfare bisogni diversi, contribuendo al benessere mentale e fisico.

Unirsi a un gruppo: un antidoto alla solitudine

Loneliness non dipende solo dall’isolamento; può anche derivare da aspettative non soddisfatte nelle relazioni. Unirsi a gruppi comunitari, partecipare a attività sociali o fare volontariato possono offrire un senso di significato e permettere di stabilire nuove connessioni significative.

Limitare l’uso dei social media per il benessere mentale

Studi condotti da Jean Twenge indicano che l’uso eccessivo dei social media è correlato a problemi di salute mentale, specialmente tra le ragazze. Ridurre l’uso di smartphone e Internet può contribuire a contrastare la solitudine e migliorare il benessere psicologico, in particolare nell’adolescenza.

Creare connessioni genuine

Quando partecipi a una conversazione online o interagisci sui social media, suggerire di creare un legame durante un pasto senza l’uso del telefono può essere un’ottima idea per migliorare le relazioni.

Passare alla comunicazione in tempo reale

Se un’interazione via SMS o sui social media diventa complessa, il dottor Twenge consiglia di passare alla conversazione in tempo reale chiedendo semplicemente: “Posso chiamarti velocemente?”

Scegliere interazioni offline

Il dottor Holt-Lunstad suggerisce di preferire interazioni offline come una passeggiata con un amico o un familiare anziché la corrispondenza online. Questo non solo è gratuito, ma offre anche l’opportunità di muoversi e prendere aria fresca.

Prendere l’iniziativa per combattere la solitudine

Il dottor Holt-Lunstad sottolinea l’importanza di prendere l’iniziativa nelle relazioni sociali per combattere la solitudine. Chiedere aiuto o avviare un’interazione può sembrare difficile, ma è essenziale per instaurare connessioni significative.

Offrire piccoli atti di gentilezza

Gli esperti consigliano di offrire piccoli gesti di gentilezza per mantenere e consolidare le relazioni. Ad esempio, se ti piace cucinare, offrirti di portare del cibo a un amico o un familiare può rafforzare il legame emotivo e migliorare l’umore di entrambi.

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