martedì 21 Maggio 2024

Una villa vicino al Vesuvio potrebbe essere il luogo in cui morì Augusto, il primo imperatore di Roma

3 settimane ago

Scoperta archeologica: una possibile villa di Augusto vicino al Vesuvio

Secondo gli archeologi, le rovine di una villa romana vicino al Vesuvio potrebbero essere il luogo in cui Augusto, il primo imperatore di Roma, morì. La villa, scoperta sotto i resti di un’altra costruzione successiva, potrebbe rivelare importanti dettagli storici.

Le ricerche dell’Università di Tokyo hanno portato alla luce questo sito dopo più di 20 anni di lavoro. Gli scavi suggeriscono che la villa precedente potrebbe corrispondere alla dimora dove Augusto trascorse gli ultimi momenti nel 14 d.C.

Corrispondenza con fonti storiche

Gli studiosi osservano che il ritrovamento ha riscontri con le descrizioni di storici romani come Tacito, Svetonio e Cassio Dio. Questi autori riportano la morte di Augusto in una villa vicino a Nola, e il sito potrebbe essere la collocazione di questo importante avvenimento.

Nonostante la moderna città di Nola disti circa 8 chilometri dal luogo degli scavi a Somma Vesuviana, il ritrovamento potrebbe rivelare un capitolo fondamentale della storia romana e imperiale.

Sotto il vulcano: un sito di grande valore storico

La villa romana a Somma Vesuviana, distrutta da un’eruzione nel V secolo, è stata scoperta nel 1929. Da allora, è stata ipotizzata come possibile dimora di Augusto. Tuttavia, mancanza di fondi ha limitato ulteriori approfondimenti.

Scoperta di una Antica Villa a Somma Vesuviana

Nel 2002, l’Università di Tokyo e gli archeologi scoprirono una villa sepolta sotto i detriti dell’eruzione del 79 d.C. a Somma Vesuviana. Recuperati manufatti e statue testimoniano la presenza di una villa distrutta e rifatta nel II secolo.

Oggi, scavando più in profondità, sono state rivelate rovine di una villa precedente, sepolti sotto strati di cenere vulcanica. Si è scoperto che l’eruzione ha colpito anche i versanti settentrionali del Vesuvio, cambiando la visione tradizionale dell’evento limitato a Pompei.

Gli scavi hanno portato alla luce una villa sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., rifatta nel II secolo. (Immagine di ©Università di Tokyo, CC BY-ND 2.0)

Le indagini hanno rivelato che l’edificio sottostante la villa del II secolo è stato distrutto dall’eruzione. Muramatsu, capo del team, spiega che i manufatti scoperti includono un magazzino e bagni, rivelando dettagli sulla struttura e la vita dell’antica villa.

La ricerca ora mira a reperire fondi per ulteriori scavi, con la speranza di confermare se questa fosse la dimora dove Augusto perse la vita.

Il Primo Imperatore Romano

Augusto, nato Gaio Ottavio nel 63 a.C., salì al potere dopo la morte di Giulio Cesare. Dopo aver sconfitto Marco Antonio, Augusto divenne l’unico sovrano di Roma e il primo imperatore romano, con un governo autoritario ma mascherato da repubblica.

Augusto, noto come il “primo tra pari” al Senato romano, fu il punto di svolta che portò alla trasformazione della Repubblica in un impero, lasciando un’impronta indelebile sulla storia di Roma e del mondo antico.

La successione di Augusto

Dopo la morte di Augusto nel 14 d.C., si diffuse il sospetto che fosse stato avvelenato dalla moglie Livia. Il suo figlio adottivo, Tiberio, figlio naturale di Livia, salì al potere come imperatore.

L’opinione di un esperto

Pedar Foss, archeologo e storico classico della DePauw University, autore di diversi libri, ha commentato il progetto di ricerca su Somma Vesuviana. Sebbene riconosca l’importanza dell’indagine archeologica, Foss sottolinea che al momento mancano prove concrete dell’associazione della villa con Augusto.

Un’associazione incerta

Secondo Foss, l’indagine è indicativa ma non costituisce una prova definitiva dell’utilizzo della villa da parte di Augusto. Sottolinea la necessità di evidenze più specifiche per confermare tale associazione.

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