domenica 19 Maggio 2024

Perché la maggior parte dei mammiferi ha 5 dita?

2 settimane ago

Origine comune delle cinque dita

La presenza di cinque dita nei mammiferi, come per i vertebrati tetrapodi, è dovuta all’evoluzione di un piano a cinque dita che risale a circa 360 milioni di anni fa. Gli embrioni di mammiferi iniziano con cinque dita, ma alcune si rimpiccioliscono prima della nascita.

Regolazione genomica

I geni Hox giocano un ruolo cruciale nel determinare la struttura scheletrica dei tetrapodi, controllando l’attività di altri geni durante lo sviluppo embrionale. Questi geni regolano la crescita dei germogli delle dita, determinando alla fine il numero di dita presenti nei mammiferi e negli altri vertebrati tetrapodi.

Complessità dello sviluppo

La formazione delle dita è un processo complesso, che coinvolge la crescita e il riassorbimento dei germogli a seconda della specie animale. Le cellule intorno alle dita in formazione muoiono, consentendo la separazione delle dita durante lo sviluppo embrionale.

Eredità evolutiva

L’esistenza del piano a cinque dita nella maggior parte dei tetrapodi viventi suggerisce che questo tratto sia una “omologia”, ereditata da un antenato comune a tutti i vertebrati tetrapodi. L’evoluzione di tale modello a cinque dita è stata trasferita attraverso le generazioni.

Le cinque dita: un mistero evolutivo

Un antenato comune spiega il motivo per cui i mammiferi hanno sviluppato cinque dita, ma resta un interrogativo aperto. La teoria della canalizzazione propone che certi tratti siano diventati stabili nel corso dell’evoluzione, come le vertebre cervicali.

La deviazione polidattila

Alcuni studiosi, come Kimberly Cooper, discutono l’ipotesi della canalizzazione. La polidattilia, cioè avere più di cinque dita, si manifesta come una mutazione. Un recente studio ha individuato come può avvenire tale variazione genetica tramite la mutazione di un singolo nucleotide.

La zampa a cinque dita di un koala. (Credito immagine: Getty Images/Daniela Duncan)

La polarità dell’evoluzione

Cooper pone l’interrogativo su perché non esistano specie polidattile se il fenomeno è così facilmente replicabile. Ipotesi suggeriscono che la polidattilia potrebbe essere un’evoluzione sfavorevole, con collegamenti genetici che potrebbero causare problemi di salute più gravi.

Il mistero delle cinque dita rimane un campo di studio ricco di sfide e scoperte, alimentando la curiosità e l’entusiasmo per capire le complesse dinamiche dell’evoluzione.

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