domenica 19 Maggio 2024

Uno studio suggerisce che la genetica è una causa, non solo un rischio, per alcuni casi di Alzheimer

2 settimane ago

Genetica e Alzheimer: Uno Studio Rivoluzionario

Gli scienziati stanno proponendo una nuova prospettiva sulla genetica dell’Alzheimer, suggerendo che fino a un quinto dei pazienti potrebbe essere affetto da una forma geneticamente causata della malattia.

Attualmente, la maggior parte dei casi di Alzheimer non ha una causa definita, ma uno studio pubblicato su Nature Medicine potrebbe cambiare tutto questo.

Implicazioni del Nuovo Studio

Secondo gli esperti medici, questa nuova classificazione potrebbe portare a una maggiore ricerca su trattamenti, inclusa la terapia genica, e influenzare la progettazione degli studi clinici.

Affermano inoltre che centinaia di migliaia di persone solo negli Stati Uniti potrebbero ricevere una diagnosi precoce dell’Alzheimer, anche se attualmente non ci sono cure per questa fase precoce.

AP0E4 e l’Alzheimer

L’idea principale coinvolge una variante genetica chiamata APOE4 che potrebbe essere la causa di una percentuale significativa dei casi di Alzheimer.

Uno studio ha analizzato dati di oltre 500 persone con due copie di APOE4, rilevando che quasi tutti sviluppavano la patologia biologica dell’Alzheimer.

Impatto sui pazienti

Questi pazienti hanno mostrato segni della malattia già in età relativamente giovane, con livelli anormali di amiloide nel cervello, un segno distintivo dell’Alzheimer.

La dottoressa Reisa Sperling ha evidenziato che tali individui mostrano sintomi 10 anni prima rispetto ad altre forme di malattia di Alzheimer, spesso in età più giovane.

Conclusioni Provvisorie

Questo studio pionieristico rivela un nuovo approccio alla comprensione dell’Alzheimer, aprendo la strada a nuove ricerche e trattamenti che potrebbero migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La ricerca sulle varianti genetiche e la demenza di Alzheimer

Gli omozigoti APOE4 rappresentano solo il 2-3% della popolazione generale ma costituiscono il 15-20% delle persone affette da demenza di Alzheimer, secondo gli esperti. Le persone con una copia corrispondono al 15-25% della popolazione generale e al 50% dei pazienti con Alzheimer.

La variante più diffusa, APOE3, sembra non influenzare il rischio di Alzheimer. Circa il 75% della popolazione ha una copia di APOE3 e più della metà ne possiede due.

Implicazioni cliniche e terapie innovative

Alcuni esperti ritengono che classificare i portatori di due copie di APOE4 come affetti da Alzheimer geneticamente determinato possa portare a sviluppare nuovi farmaci, diversi da quelli attualmente mirati all’amiloide.

Il dottor Samuel Gandy, esperto di Alzheimer al Mount Sinai di New York, sottolinea i rischi aggiuntivi per i portatori di due copie di APOE4 nell’assunzione di farmaci anti-amiloide.

Ricerca e terapie future

Alcuni centri terapeutici hanno deciso di non somministrare il farmaco anti-amiloide Leqembi ai portatori di due copie di APOE4, data la potenziale pericolosità per questi pazienti.

La ricerca si sta concentrando sull’editing genetico per trasformare APOE4 in APOE2, una variante protettiva. Altri studi valutano l’iniezione diretta di APOE2 nel cervello dei pazienti affetti.

Limitazioni della ricerca e prospettive future

Il nuovo studio presentava limitazioni dovute alla mancanza di diversità etnica, rendendo i risultati meno generalizzabili. Maggior parte dei pazienti erano di origine europea, mentre il rischio associato a due copie di APOE4 varia tra le varie etnie, come sottolineato dal dottor Michael Greicius, neurologo di Stanford.

Variazione del Rischio di Malattia di Alzheimer tra Diverse Origini Genetiche

Il dottor Greicius ha evidenziato che il rischio di malattia di Alzheimer negli omozigoti APOE4 varia tra le diverse origini genetiche. Uno studio ha riscontrato differenze significative tra bianchi e neri con due copie di APOE4.

Secondo l’analisi, i bianchi avevano 13 volte il rischio dei bianchi con due copie di APOE3, mentre i neri presentavano un rischio 6,5 volte maggiore rispetto ai neri con due copie di APOE3. Ciò solleva importanti implicazioni nel consigliare ai pazienti il rischio genetico per l’Alzheimer basato sulle origini genetiche.

Genetica e Malattia di Alzheimer

Attualmente, meno del 2% dei casi di Alzheimer è considerato geneticamente determinato. Alcuni individui ereditano una mutazione in uno dei tre geni, sviluppando sintomi già in giovane età. Inoltre, le persone con sindrome di Down hanno una predisposizione a una forma correlata di Alzheimer.

L’accumulo di amiloide è considerato un fattore chiave nello sviluppo della malattia, con APOE4 che interferisce con la sua eliminazione. La semidominanza genetica di APOE4 come fattore di rischio anziché causa diretta di Alzheimer è un modello unico in medicina.

Implicazioni per i Pazienti e la Raccomandazione sui Test Genetici

La questione sull’opportunità di sottoporsi al test per la variante APOE4 è dibattuta. Fino a che non saranno disponibili trattamenti specifici per i portatori di due copie di APOE4, molti esperti consigliano di non conoscere lo stato genetico se privi di sintomi.

Il dottor Greicius raccomanda di evitare di analizzare lo stato APOE fino a sviluppo di terapie adeguate, per evitare inutili preoccupazioni. Per i pazienti con APOE4, trovare nuove terapie è una priorità urgente, considerando la gravità della malattia e il bisogno insoddisfatto di trattamenti efficaci.

Segui su...

Lascia un commento

Your email address will not be published.