Il mega-campus di ricerca francese si trova ad affrontare una crisi di leadership

2 settimane ago

Una crisi di leadership all’Università Paris-Saclay

Il consiglio di amministrazione dell’Università Paris-Saclay, importante campus di ricerca europeo, non riesce a eleggere un nuovo presidente dopo tre votazioni. Questo riflette una disputa sulla leadership e sulla struttura gestionale nata dalla fusione di diverse istituzioni nel 2020.

I candidati in lizza non concordano sulle soluzioni ai problemi di morale e condizioni di lavoro. Nessuno riceve il sostegno sufficiente per la nomina. Il processo dovrà ripartire da zero, dopo che nessuno dei due ottenne i voti necessari per la vittoria assoluta.

La complessa organizzazione di Paris-Saclay

Paris-Saclay rappresenta il 13% della ricerca francese, con 220 laboratori, quasi 50.000 studenti e oltre 8.000 ricercatori. Pur brillando a livello internazionale, la struttura complessa ha creato problemi per i ricercatori. La governance multistrato ha generato sovraccarico amministrativo, portando a burnout e demotivazione.

Uno studio condotto nel 2021 ha evidenziato un peggioramento delle condizioni di lavoro dopo la fusione. Il personale lamenta mancanza di comunicazione e scarsa motivazione. La creazione di nuove scuole e istituti spesso non è chiara e suscita dubbi.

Sfide dell’Università

Le sfide dell’università includono la mancanza di risorse per la ricerca, il tempo dedicato al coordinamento delle operazioni e la competizione per i finanziamenti. I ricercatori affrontano carichi di lavoro amministrativi pesanti.

Visioni differenziate

I candidati alla presidenza hanno visioni diverse sul futuro dell’università: Bernard propone una struttura federata, mentre Iacona vuole una struttura integrata. La gestione decentralizzata complica le procedure, secondo Bernard.

Iacona, in scadenza di mandato, ha sostituito il ministro dell’Istruzione e Ricerca Retailleau a capo di Parigi-Saclay. Nella sua campagna elettorale, si oppone a cambiamenti massicci e alla struttura presidenziale centralizzata.

I due candidati esprimono opinioni diverse sul futuro della gestione universitaria. Il consiglio di amministrazione non è ancora schierato su un candidato. Nuovi contendenti potrebbero partecipare alle elezioni future, mentre Bernard ha confermato la sua ricandidatura.

Decisioni future

Il consiglio di amministrazione è diviso sulle visioni dei due candidati. Iacona riflette sulla sua candidatura, mentre Bernard è determinato a continuare. Sono in discussione eventuali modifiche nei programmi, per affrontare le sfide attuali.

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